Forum 2021, Filiera Italia: opposizione al sistema di etichettatura Nutriscore ed ai rischi che comporterebbe per l’intera filiera produttiva.

Al Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione per sottolineare le criticità del Nutriscore e dei prodotti sintetici.

“Il Nutriscore è uno strumento innaturale, che si discosta drasticamente dal concetto di filiera produttiva vera, equa e di qualità, che Filiera Italia condivide e promuove”. Così Luigi Scordamaglia, Consigliere Delegato di Filiera Italia è intervenuto al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione tenuto a Roma.
“Il Nutriscore, ricorda Luigi Scordamaglia, non è nato come proposta degli Stati membri, bensì da parte di tre multinazionali, alle quali hanno seguito alcuni Stati che ne hanno sottovalutato la strumentalità”.
Tuttavia, segue il Consigliere Delegato, “già emergono gli inganni di tale sistema di etichettatura, come ad esempio l’ultra-trasformazione di sintesi”. In questo contesto, aggiunge Luigi Scordamaglia, “i cibi ultraprocessati sono deleteri, questa è una certezza”. “Per questo, il Nutriscore rappresenta un cavallo di troia, nascondendo i suoi punti di debolezza e mettendo da parte gli impegni e la figura dell’agricoltore, la storia, tradizione e cultura, sostituendo questi con la produzione di prodotti sintetici che, contrassegnati da un bollino positivo, vengono già premiati da parte di alcune catene distributive del nord Europa, le quali incentivano il loro acquisto visti i margini esorbitanti che fanno vendendoli”. Filiera Italia si oppone a questo criterio, che porterebbe all’omologazione delle diete.

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