“Per affrontare la sfida alimentare senza compromettere le frontiere della transizione energetica e della sostenibilità, l’innovazione rappresenta un elemento chiave, e Israele e Italia rappresentano due Paesi cruciali e tra i più avanzati al mondo in campo agroalimentare” così ha dichiarato Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, a margine del Forum economico con il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a cui ha partecipato in rappresentanza del sistema agroalimentare italiano per conto di Filiera Italia e Coldiretti. Una sfida cruciale, quella della food security, che porta con sé aspetti legati anche alla stabilità di varie aree del mondo, come si è potuto recentemente osservare durante la fase più acuta dell’emergenza legata al grano. “È proprio per questo – ha spiegato Scordamaglia – che Coldiretti e Filiera Italia, in sinergia con l’ ambasciata di Israele in Italia, stanno lavorando per supportare lo sviluppo e il trasferimento di innovazioni agritech, per avviare collaborazioni sulle nuove frontiere dell’agricoltura di precisione, della cisgenetica e del data management, della gestione dei cambiamenti climatici e delle risorse idriche in chiave sostenibile, ma anche per favorire le reti tra imprese al go to market in Israele”. E ha aggiunto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini “È un lavoro che avrà come protagonisti oltre alle imprese agroalimentari, le Università e i centri di ricerca. Crediamo, infatti, che oggi la collaborazione con Israele, rappresenti un modello di intervento che potrà sviluppare soluzioni e progetti esportabili per le agricolture e i sistemi alimentari di altri Paesi”