“Saremo sempre contro le multinazionali del cibo sintetico, e in questo senso sono condivisibili le proteste che hanno infiammato il debutto del Food System Summit” ha detto Luigi Scordamaglia riferendosi alle critiche che nei giorni scorsi sono state rivolte al Vertice, fra le accuse anche quella di perseguire gli interessi non delle persone ma delle grandi aziende. “Non possiamo che condividere l’allarme lanciato da oltre 300 organizzazioni che hanno paura di un’eccessiva tutela di interessi privati, il rischio lo abbiamo denunciato più volte è che a guidare le scelte siano gli interessi di poche multinazionali che per profitto vorrebbero sostituire il cibo naturale con prodotti di sintesi, alimenti chimicizzati e fake meat” – ha proseguito il Consigliere Delegato. “In molte sedi – ha concluso Scordamaglia – abbiamo fatto sentire la nostra voce per evitare che interessi particolari possano guidare verso scelte sbagliate chi oggi ha l’enorme responsabilità di decidere le regole del cibo del futuro contro chi vorrebbe spostare la produzione di cibo dai territori ai laboratori. Il tutto ammantando questi prodotti sintetici di virtù salutistiche ed ambientali ingannando il consumatore, smantellando la produzione agricola e facendo enormi margini. Vera alternativa è il modello italiano in cui una produzione agricola e di trasformazione basata su PMI è sempre più efficiente e sostenibile grazie a innovazione costante”