Le interviste

Approfondimento con Paolo De Castro sui rischi e le sfide che il settore agroalimentare italiano dovrà affrontare sul fronte europeo. Intervista al Sole24Ore

Paolo

De Castro

Filiera Italia

“Le più importanti partite dell’agroalimentare italiano si giocano in campo europeo e per questo sarà sempre più importante fare gioco di squadra tenendo unita tutta la filiera”. “Mi occupo di agricoltura da decenni e da molti anni frequento le stanze di Bruxelles, ma in tutto questo tempo non ho mai visto così tanti pacchetti legislativi promossi dalla Commissione europea contro la filiera agroalimentare. Il sistema è sotto attacco”. L’ultimo assalto è state sventato proprio ieri, con l’Italia che insieme ad altri nove Paesi ha scongiurato il rischio che la Commissione Ue bloccasse i fondi per la promozione della carne rossa, sei salami, del vino e di altri alcolici: “la battaglia non è finita col voto di ieri – avverte De Castro – questo tema è contenuto nel pacchetto dedicato all’etichettatura dei prodotti alimentari che la Commissaria alla salute, Stella Kyriakides, presenterà tra febbraio e marzo”. Lo stesso pacchetto che conterrà il Nutriscore, insomma. Accanto a questi, in Europa ci sono almeno altri tre fronti aperti, “il primo – spiega De Castro – riguarda la revisione della direttiva sulle emissioni, con cui si vuole paragonare gli allevamenti agli stabilimenti industriali, e far pagare anche agli allevatori un’autorizzazione a produrre in base alle emissioni prodotte. Il secondo è il regolamento sui fitofarmaci, che entro il 2030 impone agli agricoltori europei di ridurre in media del 50% il ricorso ai pesticidi, nel caso dell’Italia di ridurli addirittura del 62%. Peccato che ancora non ci siano alternative disponibili: sulla genetica non Ogm, per esempio, la revisione delle norme europee non è prevista prima dell’estate del 2023”. Il terzo nodo riguarda la normativa sugli imballaggi: “non è possibile – dice De Castro – che sia colpita anche la bioplastica, oppure che si voglia inserire l’obbligo di vendere i prodotti sfusi nei punti vendita: come si può garantire la tracciabilità e la sicurezza di un alimento venduto sfuso?”. “Sul terreno europeo – dice De Castro – anche con gli esponenti del nuovo Governo abbiamo sempre giocato la partita dalla stessa parte. Quando c’è stato da votare nelle commissioni dell’Europarlamento, lo abbiamo fatto sempre insieme, nell’interesse del Paese”.

Il Sole 24 Ore

Twitter Paolo De Castro
@paolodecastro