Legislazione

Stop plastica monouso: Italia avanti su bioplastiche

No a impatti eccessivi su economia, serve atto di implementazione su norme Ue.

“Non si abbassi la guardia sulle ripercussioni a carico di economia e lavoro” questo il commento di Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, in merito allo stop sulla plastica monouso la cui entrata in vigore è prevista per domani 3 luglio. “Come Filiera avevamo già denunciato l’inaccettabilità di assimilare il monouso alla plastica biodegradabile o di non riconoscere il fatto che un bicchiere di carta che è al 90% carta e per il 10% plastica non possa essere trattato a livello di norme come fosse al 100% plastica”. E  continua il consigliere delegato  “Avevamo anche già lanciato un alert sul pericolo che i nuovi provvedimenti potessero incidere non solo sull’industria della carta e del cartoncino, ma anche sulla ristorazione, settore già duramente colpito dalla crisi covid, e di conseguenza  anche sull’intero settore alimentare”.
Importante quindi la ricerca di un’apertura proprio sul tema delle bioplastiche portata avanti dal ministro Cingolani che ha già messo in luce i rischi connessi all’entrata in vigore di questa nuove linee guida e chiesto che fossero fatti i dovuti distinguo sui materiali “Ora serve subito un atto di implementazione comunitaria e di recepimento nazionale su quanto chiesto” dice Scordamaglia che sottolinea come in Europa il percorso sia tutt’altro che scontato. “Le richieste del nostro Paese incontrano il blocco di Francia e Germania, paesi che ad oggi non sembrano essere avanti nel settore del biodegradabile, al contrario dell’Italia che in questo campo in Ue è leader per innovazione e produzione”.

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