Il mondo del vino sta attraversando un periodo di indubbia complessità. Seppur non si possa parlare di vera e propria “crisi”, il settore vitivinicolo italiano sta facendo i conti con sfide che non possono essere ignorate. Le campagne vitivinicole del 2023e 2024 sono state tutt’altro che semplici, i consumi sono in calo e i possibili nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, il nostro mercato di riferimento per eccellenza, potrebbero complicare ulteriormente il panorama. In questo contesto, fare previsioni strategiche per il futuro, sia in ambito commerciale che agronomico, è una vera e propria sfida. Tuttavia, se è vero che le difficoltà ci sono, è altrettanto vero che l’allarmismo non porta a soluzioni concrete. In questo spirito, Filiera Italia si impegna a offrire risposte e alternative con un nuovo progetto dedicato alla filiera del vino.

Comunicazione e consapevolezza: la strategia per il futuro
Comunicare efficacemente con il consumatore è una delle priorità più urgenti. Ma, come fare? Capire i metodi giusti per arrivare a chi sceglie il nostro vino, ma anche a chi potrebbe sceglierlo in futuro, è una questione di strategia. In quest’ottica, riteniamo che la ricerca commissionata da Coldiretti sulle tendenze demografiche e geografiche nel consumo di vino in paesi chiave per l’export, come Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Cina e Giappone, sia una delle iniziative più promettenti. Conoscere chi ancora beve vino e perché, così come individuare le ragioni dell’allontanamento di un pubblico sempre più giovane, è il primo passo per indirizzare le scelte future.
Un aspetto che certamente incide sui consumi è la crescente attenzione verso la salute. Ma anche su questo fronte, non crediamo che l’allarmismo sia la strada giusta. È fondamentale educare il consumatore, rendendolo consapevole dei rischi legati al consumo di alcolici senza demonizzare il prodotto in sé. L’alcol è solo una componente degli ingredienti del vino, ma non è certo ciò che motiva principalmente il consumatore. Non si beve vino per “sballarsi”, ma perché il vino fa parte della nostra cultura, della nostra storia e della nostra tradizione. In un mondo sempre più attento al benessere, l’educazione al consumo consapevole è una chiave per il futuro.

L’opportunità di un consumo consapevole e culturale
Proprio su questo concetto di consumo consapevole e culturale vogliamo sviluppare una serie di iniziative che ci vedranno protagonisti nei prossimi mesi. Crediamo fermamente che il vino, simbolo di un patrimonio inestimabile, debba essere celebrato non solo per le sue qualità organolettiche, ma anche per il valore che rappresenta nella nostra tradizione e nel nostro stile di vita.
In questo percorso, Vinitaly sarà un’occasione imperdibile di incontro e confronto, dove Filiera Italia e Coldiretti daranno il via insieme a un dialogo interno per definire strategie concrete su questi temi e per promuovere una cultura del vino più consapevole e in linea con le esigenze dei consumatori moderni.