L’Italia è pronta a dare battaglia contro la diffusione del cibo sintetico che potrebbe presto inondare i mercati sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech, derubando la produzione alimentare della terra e distruggendo la più antica forma di democrazia del mondo. E’ quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia in occasione dell’incontro all’Onu a New York dedicato alla Dieta Mediterranea e promosso dall’Unesco, con l’intervento del consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia. Dopo l’autorizzazione per il consumo umano concessa dall’autorità alimentare americana Fda ai filetti di “pollo” creati in laboratorio dalla Upside Foods, azienda statunitense finanziata da big della finanza mondiale come Bill Gates, Richard Branson e il fratello di Elon Musk – denunciano Coldiretti e Filiera Italia -, il rischio è una diffusione anche nell’Unione Europea dove già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue.
La sostituzione del cibo naturale coltivato nei campi con quello creato in laboratorio attraverso chimica e bioreattori mette in pericolo il made in Italy a tavola a partire proprio dalla Dieta Mediterrenea – denunciano Coldiretti e Filiera Italia -, giudicata universalmente come la migliore soprattutto dal punto di vista della salute dell’organismo. Un primato che trova un riscontro pratico nel fatto che l’alimentazione degli italiani basata sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale. E’ anche per questo che l’Italia deve diventare capofila della difesa dell’alimentazione naturale e in questa ottica – evidenziano Coldiretti e Filiera Italia – sono importanti le dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità al consumo umano Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida che in Senato ha affermato: “Garantisco che finché saremo al governo sulle tavole degli italiani non arriveranno cibi creati in laboratorio”. Per questo in Italia è partita la grande mobilitazione di Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica contro il cibo sintetico, con il via alla raccolta di firme su tutto il territorio nazionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La petizione può essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello nazionale e locale. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla “carne” prodotta in laboratorio al “latte” senza mucche fino al “pesce” senza mari, laghi e fiumi.