Legislazione

PIANO TRANSIZIONE 5.0 GREEN E DIGITALE: 6,3 MILIARDI PER GLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE

Per la transizione digitale e green sono disponibili 13 miliardi a favore delle imprese nel biennio 2024/2025.  Nell’ambito del piano REPowerEU è in vigore, infatti, dallo scorso 2 marzo la misura del Piano Transizione 5.0 con risorse che ammontano a 6,3 miliardi finalizzata a supportare e incentivare le imprese che nel biennio 2024-2025 effettuano nuovi investimenti per realizzare progetti innovativi per ridurre i consumi energetici delle strutture produttive. Allo stanziamento di 6,3 miliardi si aggiungono i 6,4 miliardi previsti dalla legge di Bilancio di quest’anno.
Le imprese possono beneficiare di una quota a fondo perduto variabile sulla base delle soglie di investimento e dell’iniziativa:
– 35% della spesa per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
– 15% della spesa per gli investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
– 5% della spesa per gli investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 50 milioni di costi ammissibili per anno per ciascuna impresa beneficiaria.
– Sino ad un massimo del 45%, 25% o 15 % in funzione, da un lato, delle soglie di investimento progressive e, dall’altro, della riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 10% o – in alternativa – della riduzione dei consumi energetici dei processi produttivi superiore al 15%. La misura non è cumulabile con gli Aiuti di Stato.
Potranno accedere alle agevolazioni le imprese che realizzeranno investimenti (da un valore massimo di 50 milioni di euro per anno) conformi ai requisiti del piano transizione 4.0 e finalizzati a:
– Risparmio energetico a livello aziendale di almeno il 3% oppure un del 5% del processo produttivo interessato.
– Acquisto di beni strumentali materiali e immateriali avanzati e interconnessi ai sistemi di fabbrica (software, sistemi, piattaforme, applicazione per l’intelligenza degli impianti per il monitoraggio dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, etc.).
– Progetti di innovazione per investimenti di beni materiali nuovi strumentali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo (impianti solari nelle modalità previste dalla norma). Sono escluse le biomasse e gli impianti di stoccaggio di energia prodotta.
– Spese per la formazione del personale per l’acquisizione o il consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite del 10% del valore del progetto, con un massimale di 300.000 euro.
Rientreranno nella misura gli investimenti avviati a partire da gennaio 2024; un aspetto interessante ma sul quale abbiamo richiesto in sede di presentazione della misura ulteriori chiarimenti sulle modalità di gestione di tali casi. 
Filiera Italia si rende disponibile per ulteriori approfondimenti alle singole aderenti interessate, ed a fornire eventuali dettagli in merito alla misura.

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