PreSummit ONU, Filiera Italia: “Il modello italiano per la food security contro l’omologazione”

l'Italia esempio ideale di "cibo dei popoli": tradizione e innovazione di processo, a salvaguardia della biodiversità.

Intervenuto all’evento “Cibo dei popoli, la filiera agroalimentare italiana incontra il mondo”, organizzato da Coldiretti e Filiera Italia, alla presenza della Vicesegretaria Generale dell’ONU Amina Mohammed, del Direttore Generale della FAO Qu Dongyu, dei rappresentanti del Governo e della filiera agroalimentare nazionale e internazionale, Luigi Scordamaglia, Consigliere delegato di Filiera Italia, ha ricordato l’unicità e il valore del modello agroalimentare italiano. “Un modello basato su un’enorme biodiversità, su una rete capillare di milioni di agricoltori e piccole e medie imprese, sulla distintività dei territori, su una grande varietà di prodotti agricoli e su un’antica conoscenza dei sistemi di trasformazione degli alimenti”. Ha detto il Consigliere e ha proseguito “Un modello dove la tradizione, non guarda al passato ma al futuro, convive con una forte innovazione di processo, e con una diffusa applicazione di tecnologie innovative e tecniche di precision farming”. E ha concluso Scordamaglia “L’Italia esprime il più alto esempio ideale di “cibo dei popoli” che può essere messo a disposizione degli altri paesi contro l’insicurezza alimentare ma anche contro quel processo subdolo che vorrebbe condurre all’omologazione alimentare globale”.

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