PSA: nuove restrizioni per l’export da Taiwan, Thailandia e Corea del Sud

Il Ministero della Salute comunica con nota DGISAN 5382 nuove notifiche di restrizioni all’importazione pervenute dalla Repubblica di Cina (Taiwan), dalla Thailandia e Corea del Sud.
In particolare, il Consiglio dell’Agricoltura di Taiwan ha promulgato lo scorso 10 gennaio 2022 la “cancellazione del riconoscimento dell’Italia come Paese indenne dalla PSA”. Resta possibile, in ogni caso, esportare animali e prodotti di origine animale verso la Repubblica della Cina che sono stati caricati a bordo prima dell’entrata in vigore dell’annuncio del Consiglio.
Per quanto riguarda la Thailandia, è stata comunicata sul MADB la notifica relativa ai “Divieti e restrizioni specifici all’importazione”. In particolare, a partire dall’1 febbraio 2022, la Thailandia ha sospeso temporaneamente l’importazione di suini domestici e selvatici vivi, oltre alle loro carcasse provenienti dall’Italia. Tale sospensione avrà una durata di 90 giorni.
Infine, in merito alle restrizioni applicate dalla Corea del Sud, si ricorda che alcune partite di prosciutti derivanti da suini macellati nella regione del Piemonte in data antecedente la comunicazione dei focolai di PSA erano state bloccate dal Paese Terzo.  La Corea del Sud conferma che tale blocco è avvenuto ai sensi dell’art. 5 del documento emanato dal Ministry of Agriculture, Food and Rural Affairs “Condizioni igienico-sanitarie per l’importazione di prodotti trasformati a base di carne suina di origine italiana in Corea del Sud”, in vigore dal 1° novembre 2015. Stando alle disposizioni dell’art. 5, nella regione dove sono nati e allevati gli animali da cui si ottengono i prodotti destinati all’esportazione, non devono essere registrati casi di PSA negli ultimi tre anni dalla data di spedizione. Attualmente, l’APQA della Corea del Sud blocca tutti i prodotti trasformati di origine suina provenienti dal Piemonte.

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